Laviano
L'illustre archeologo Corcia, che qui ebbe i natali, lo dichiara ultimo villaggio degli Ursentini, di origine sabina. Ai tempi dell'impero Romano forniva legname per la costruzione di navi da gueraa.
Protetto dallo snello monte Pennone, sormontato dagli imponenti ruderi di un poderoso castello normanno, Laviano, mescolava le sue case a qualche palazzotto. Su una cresta rocciosa di natura calcarea ch ad oriente sprofonda in aridi buroni in fondo ai quali serpeggia un arido ruscello, sorgevano il vetusto campanilee e il maestoso tempio della chiesa madre.
La ricostruzione effettuata dopo il sisma del 1980 ha cambiato quello che era l'antico aspetto del paese.
Tipici prodotti di questa comune, realizzati con procedure naturali, le paste caserecce (fusilli con pomodori freschi, ravioli con ricotta di pecora), l'agnello alla brace, il tutto arricchito con contorni di ortaggi freschi e formaggi di pecora o di vacca, innaffiati da un buon vino loccale.
Il tutto garantito dalla naturalezza dei luoghi e dell'ospitalità degli abitanti.
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